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Lunghezza 12 km
Durata 3,30 ore
Dislivello 900 slm
Altitudine raggiunta quota 1.333 m
Partenza Fontana in Piazza di Casotto
Arrivo
Luserna
Periodo sconsigliato
Inverno
Consigli Attrezzatura
Pedule da trekking leggere
Opportuna scorta d'acqua
Percorribile con ciaspole d'inverno
Note sul percorso
Dove posso parcheggiare?
Dopo aver preso la strada direzione Lastebasse - Folgaria, si arriva alla cava a Casotto, qui si può mettere l’auto lungo la strada in piccolo parcheggio e salire a piedi fino alla chiesa, oppure salire in auto e posteggiarla vicino alla piazza (chiesa). Appena superata la chiesa, all'altezza della fontana trovate il segnavia del sentiero 605 CAI.
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Sicuramente uno dei più interessanti sentieri della Val d’Astico, sia per il cambiamento continuo degli scenari con paesaggi inaspettati sull’alta Valle che, per l’arditezza del tracciato dovuto al cammino su cenge poste sotto enormi bastionate di roccia calcarea. Incontreremo gradinature, terrazzamenti coltivi, casòni, sellette, crinali che renderanno piacevole la dura salita.
La partenza è dalla chiesa di Casotto di Sopra (quota 435 m), di fronte alla “Casa della Regola”. A sinistra della grande fontana troviamo le tabelle CAI che ci indicano la partenza della vecchia mulattiera che sale a Belfiore.
Il fondo “in saliso” ci porta velocemente e in forte pendenza sulla strada asfaltata che conduce al Cròier (malga di Casotto). Vicino ad un tornante sulla sinistra imbocchiamo il sentiero, selciato inizialmente e poi gradinato, che sale verso Belfiore; un vecchio crocefisso in ferro ci farà da segnavia. Il tracciato è ben marcato e molto ripido, la presenza di piccole edicole religiose e Sant’Antonio ci portano a delle soste di meditazione e ci fanno capire l’importanza del selciato che stiamo percorrendo. Dopo un baito tenuto in ottime condizioni e terrazzamenti ben puliti arriveremo a Belfiore (quota 750 m). La storia ci racconta che il vecchio paese una volta era situato a Belfiore e non nel sottostante Casotto dove gli uomini di montagna tenevano solamente i fienili e i “casòti” per gli attrezzi. Belfiore è stata abitata fino agli inizi degli anni’60 da una copia di anziani. Il sentiero per Luserna parte a destra dei primi ruderi di case di Belfiore. La salita è a monte di Belfiore e a quota 860 m troviamo Baito Cògola con davanti il suo bel prato. A quota 1000 m un ricovero austriaco della Grande Guerra. Il sentiero taglia tutta la parte alta della valle tra carpini e faggi superando diversi valloncelli. La parte più difficile sarà la Val dei Pèmpi, un ripidissimo canalone fatto da tenaci tornanti. Raggiunta la sommità saremo a quota 1170 m e ci immetteremo in Val Troghel fatta di saliscendi, muretti a secco semi crollati. Una volta conclusa la valle il bosco finisce e i canaloni che precipitano dalla soprastante Luserna si fanno aspri e privi di vegetazione. E’ la parte più suggestiva del percorso, quella in cui si capisce che la fatica fatta è stata ripagata. Si sale di nuovo attraverso gli ultimi valloni tra ginepri e ginestre stellate, tipiche piante di aridi pendii. I vecchi “orti di Luserna” ci appaiono di fronte, terrazze un tempo coltivate dai Lusernati e ora invase da ortiche e rovi. A quota 1320 m un ultimo muretto a secco, base per l’avvio della strada che porta in paese. Sullo sfondo le prime case e il Becco di Filadonna. Cinque minuti e si arriva nella centrale Piazza Marconi di Luserna.
di Gino Sartori
Fonti: Sui sentieri della Val d’Astico di Liverio Carollo
Sentieri Val d’Astico e Altopiani Trentini- Sezione VIcentine C.A.I. - www.itineraritrekking.com -
La descrizione del sentiero è indicativa, lo scopo è di invogliare l'escursionista a percorrerlo. Consigliamo, per evitare di imbattersi in errori, di farsi accompagnare da persone del posto o da apposita guida.
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